Cena di Spiedo

Domenica 17 Aprile 2016

Vi aspettiamo per un'incredibile cena a base di spiedo alle 19:30. Richiesta la prenotazione.

Il menu prevede:

Antipasto ricco con selezione di affettati e formaggi con sotto aceti/olio

Spiedo misto e contorni

Acqua, vino della casa, caffè coperto

€25,00 a persona

N.B. Qualunque altra richiesta è a parte e la scelta del menu è da intendersi per tutto il tavolo.
In caso di allergie o intolleranze è necessario comunicarle in fase di prenotazione.


Due parole sullo spiedo

Lo spiedo è un gustoso piatto tipico del pranzo della domenica. Infatti le famiglie che hanno questa usanza si alzano molto presto per prepararlo. 

La cucina allo spiedo è forse uno dei metodi di cottura più antichi ed è utilizzata in principal modo per arrostire grossi pezzi di carne o animali interi. La carne è infilata in uno spiedo che viene fatto ruotare lentamente sul fuoco, il quale attraverso il calore trasmesso per irraggiamento cucina e rosola lentamente l'alimento.
Oggi esistono particolari spiedi con metodi di cottura elettrici, a gas, a raggi infrarossi e la classica legna o carbonella.

Sullo spiedo la carne cuoce in un ambiente asciutto, al contrario del forno, dove è inevitabile un accumulo di vapore. Il grasso presente nell’alimento si scioglie e cola, andandosi a depositare in un’apposita leccarda posta alla base dello spiedo.

Per questo motivo è necessario bagnare ed ungere di tanto in tanto la carne, per evitare che si secchi eccessivamente e formi una crosta dura. I liquidi raccolti possono essere riutilizzati per condire l’alimento.

Lo spiedo si presta molto anche nella cottura dell’animale intero (ovviamente dipende dalla grandezza del vostro spiedo!), il più utilizzato è il maiale, ma si prestano molto bene anche la selvaggina, il manzo, ed il pollame. La cottura allo spiedo può essere utilizzata anche per alcuni pesci come l’anguilla o altri pesci molto grassi, con ottimi risultati. Il nostro consiglio per il pesce è di fare una leggera marinatura per farne risaltare i sapori, basta anche un po’ di olio d’oliva, del sale e un po’ di limone.

Come dicevamo è molto importante bagnare la carne in fase di cottura, bisogna però prestare attenzione a non ungerla eccessivamente, altrimenti si rischia che si lessi, perdendo sapore.

I grassi che colano nella leccarda, per evitare che si brucino per il calore, è una buona idea bagnarla con brodo e acqua, in particolar modo se s’intende riutilizzarli per condire la carne.

La salatura della carne va compiuta a metà cottura

Nella cottura dell’uccellame, è consigliata la tecnica del precot: dopo aver avvolto gli uccelli in barde di lardo, si dà un colpo di fuoco a fine cottura, per rendere le carni più morbide e saporite.

Nel caso del maiale, un trucco per rendere la cotenna più croccante è di bagnarla a fine cottura con la birra, e terminare la cottura alzando il calore.

Il vantaggio della cottura allo spiedo risiede nel sapore: è in fatti una delle tecniche che maggiormente esaltano le qualità della carne. 
La possibilità di controllare la cottura e di modificare la temperatura rende questa specialità culinaria un’arte che permette di seguire la preparazione costantemente in tutte le sue fasi.

Lo svantaggio è la notevole aggiunta di grassi: se infatti è vero che questi colano sulla leccarda, è anche vero che per mantenere le carni morbide è necessario ungerle spesso. Inoltre la cottura allo spiedo richiede molto tempo: questo può essere considerato uno svantaggio, ma fa parte della preziosità di questa tecnica.